Conservazione della fauna selvatica nelle miniere ripristinate

Conservazione della fauna selvatica nelle miniere ripristinate

Da sempre sensibile alle tematiche ambientali, Minerali si è impegnata negli anni a ripristinare le aree in cui ha operato ricreando spazi per ospitare specie di animali rari. A questo scopo, sono state implementate negli anni una serie di attività, storicamente svolte con l’aiuto di collaboratori professionisti, volte a ripopolare e poi monitorare la fauna selvatica al fine di preservarne la sua conservazione: un esempio di come l’attività industriale responsabile possa essere ecocompatibile.

Dagli anni 1996 numerosi gli studi effettuati in particolare sulle specie di uccelli che hanno ripopolato le aree ripristinate, attraverso modalità di monitoraggio volte a preservarne la conservazione.

Tra queste, l’inallenamento scientifico, una tecnica utilizzata per catturare gli uccelli in modo innocuo utilizzando reti che non li danneggiano. L’obiettivo è quello di marcare gli uccelli con piccolissimi anelli di alluminio per monitorare i loro movimenti, sesso, età, muta e stato di salute. Questo metodo è molto utile per raccogliere informazioni importanti sulla conservazione delle specie di uccelli, soprattutto per quelli di modeste dimensioni, che non possono essere corredate di trasmettitori (radio/tracking). L’inanellamento scientifico viene utilizzato anche per eseguire censimenti numerici nel tempo, in modo da confrontare i risultati. La tecnica viene utilizzata presso la ex-miniera “Sella” di Curino, dove vengono catturati gli uccelli per studiare la loro presenza e il loro comportamento in questi ambienti ricostruiti ex-novo.

L’inanellamento scientifico è diventato anche una tecnica importante per l’educazione ambientale, permettendo ai visitatori di osservare da vicino gli uccelli. La stazione “cava Sella” di Curino fa parte delle stazioni italiane di inanellamento più importanti e partecipa al progetto nazionale MonITring. Sinora a Curino sono state inanellate 77 specie di uccelli, soprattutto piccoli uccelli silvani, tornate spontaneamente a colonizzare i nuovi ambienti.

 

Il progetto:

MonITRing è un progetto di monitoraggio dell’avifauna, ovvero degli uccelli che popolano un determinato territorio, condotto attraverso la tecnica della cattura e inanellamento degli uccelli. La cattura degli uccelli viene effettuata con metodi non dannosi, come reti ornitologiche, e gli uccelli vengono poi inanellati con anelli identificativi al fine di poterli individuare in futuro e studiare il loro comportamento, la loro biologia, la loro ecologia e la loro migrazione.

Il progetto MonITRing si propone quindi di raccogliere informazioni scientifiche sull’avifauna, monitorando nel tempo le variazioni delle popolazioni e delle comunità di uccelli presenti in un determinato territorio.

 

 

 

Si ringraziano:

Alice Bordignon, dottoressa in agronomia, coordinatrice dei ripristini del gruppo Minerali Industriali.

Lucio Bordignon, ornitologo.

Fotografie di Franco Lorenzini