Intervento sulle materie prime all’Assemblea Generale ACIMAC 2022

Intervento sulle materie prime all’Assemblea Generale ACIMAC 2022

Al convegno sulla supply chain organizzato in occasione dell’Assemblea Generale ACIMAC è intervenuto Stefano Di Primio, Direttore Commerciale Settore Ceramica di Minerali Industriali, che ha presentato lo scenario delle materie prime per il settore, effettuando un’analisi dettagliata degli approvvigionamenti nazionali e internazionali.

Intervenuti anche il prof. Massimiliano Serati, Direttore divisione ricerca della Liuc Business School che, partendo dallo scenario attuale, caratterizzato da frequenti turbolenze nei mercati, ha offerto spunti su come organizzare le aziende per gestirli; il Dott. Alberto Tremolada, coordinator task force A.E.S.C. Erma (European Raw Material Alliance) che ha invece fornito una panoramica di scenario ma con taglio pratico e operativo sulla situazione della supply chain industriale; e il Dott. Alessandro Marangoni, CEO di Althesys Srl, che ha affrontato il tema degli approvvigionamenti energetici.

FOCUS APPROVVIGIONAMENTI MATERIE PRIME

Lo scoppio della guerra in Ucraina ha portato tempi difficili per le 133 imprese e i quasi 19 mila addetti che compongono il settore ceramico (se s’include anche la filiera – colorifici, smalti, macchinari, le cifre salgono a oltre 300 realtà produttive e 35 mila occupati, numero che almeno si raddoppia considerando poi l’indotto).

Per l’Italia la continuità di tali forniture è essenziale per garantire sia l’attività delle imprese ceramiche, già martoriate dal caro energia, sia l’occupazione che esse assicurano direttamente nell’indotto e nei distretti produttivi e logistici, in particolare in Emilia-Romagna.

Il rischio più grande a oggi è quello di avere una domanda nel mercato ceramico che rimane insoddisfatta per carenza di offerta. E proprio il distretto emiliano, che su una produzione nazionale di 6,1 Miliardi di Euro ne vale 5 ed esporta l’85% del fatturato, è quello più in crisi.

Partendo dai dati del 2021 che registrano 2,1 M/ton di argille e caolini importati dall’Ucraina, il Dott. Di Primio ha presentato un’ipotesi di evoluzione del mercato di approvvigionamento di materie prime per il biennio 2022-2023.

L’esigenza di diversificazione delle forniture porta con sé la necessità di ripensare a una redistribuzione degli approvvigionamenti, aumentando le importazioni principalmente da Paesi già attivi come Turchia e Portogallo, e attivarne di nuovi come India, Malesia e Argentina.

 

Tale scelta ovviamente porta con sé punti critici riguardo sia la qualità della materia prima alternativa, sia la capacità produttiva delle aziende, sia l’aspetto logistico, dal punto di vista economico e di quello infrastrutturale.

Una nuova sfida dunque per questo settore, che noi di Minerali Industriali, da diretti interessati, cerchiamo di cogliere per valutare soluzioni alternative e avvicinarci a nuovi Paesi che hanno potenzialità di offerta.

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